Lettera 52 Edizioni

Francoforte sul Meno
Germania


Serena Dandini, Luciana Littizzetto, Daria Bignardi, Fabio Volo, Giovanni Floris, Luca Bizzarri hanno parecchie cose in comune. Vita da personaggi televisivi, talento per lo spettacolo, una nutrita schiera di gente che si riconosce in loro e che li segue in ogni loro avventura.


Ma non è un caso se compaiono tutti assieme nel post di una casa editrice. Tutte queste persone hanno in comune anche un'attività da scrittori di narrativa. Tutti loro hanno pubblicato romanzi di successo con grandi firme dell’editoria, finendo spesso in cima alle classifiche italiane. In realtà Luca Bizzarri ha all'attivo un solo titolo, uscito per Mondadori, ma è già alle prese con la stesura del suo secondo libro e c'è da scommettere che ne seguiranno parecchi altri.


E dunque? Dov'è il punto? Il punto è che, come abbiamo già detto più volte, gli editori sono imprenditori ed evitano di pubblicare allo scoperto. E’ meno rischioso licenziare alle stampe qualcuno che ha già un passato da conduttore televisivo, da attore o da sportivo, piuttosto che dare spazio ad autori come voi.


Voi, che spesso avete talento e molto da raccontare, non avete, però, alcun seguito cui proporre le vostre opere. E questo è un cavolo di problema.


In tutto questo, vi lasciamo immaginare dove vada a finire la qualità della narrativa. Non abbiamo nulla contro le persone che abbiamo appena elencato. Loro fanno il loro lavoro e sono bravissimi a sfruttare ogni possibilità di guadagno. Se qualcuno li scritturasse, sarebbero tutti pittori e cantanti. Ma, per fortuna, là è più difficile far finta di saperci fare.


Voi cosa ne pensate di chi s’improvvisa scrittore approfittando della sua visibilità in campi che non hanno nulla a che fare con la narrativa? V’infastidisce o vi lascia indifferenti vedere quelli della tv generalista affermarsi nel mondo delle lettere?